In Comunicati 2009, News

Bari, 10 dicembre ‘09

COMUNICATO STAMPA

CONVEGNO “Le politiche di contrasto alla violenza – dalla prevenzione all’inclusione sociale”.

A conclusione del Progetto “Il Cantiere dell’Inclusione” – patti per l’inclusione sociale, la sicurezza e la legalità” – promosso dal Comune di Bari capofila, insieme ai Comuni di Mola di Bari e Triggiano (Pit 3 Area Metropolitana di Bari) e realizzato dall’Ati Consorzio Meridia/Consorzio Elpendù – si è tenuto oggi a Bari il convegno dal titololo “Le politiche di Contrasto alla Violenza: dalla Prevenzione all’Inclusione Sociale”,
Gli interventi – che sono stati introdotti dal Presidente del Consorzio Meridia, Gianfranco Visicchio – si sono soffermati sulle tematiche legate all’inclusione sociale e al problema della violenza sulle donne ed al loro successivo inserimento nel mondo lavorativo. Tema, quest’ultimo, che è stato in particolare evidenziato da Luigi Caccuri, Responsabile Servizi socio-culturali Comune di Mola di Bari: “sulle imprese che devono offrire lavoro ai soggetti svantaggiati – ha affermato – va esercitata una forte azione di collegamento con l’ente regionale e con gli enti intermedi”. Piero Caringella, Assessore alle Politiche Sociale del Comune di Triggiano, ha auspicato che nel Piano Sociale di Zona 2010-2012 “si possa dare continuità ai risultati ottenuti in tema di contrasto alla violenza e all’inclusione sociale”. Per Francesco Occhiogrosso Presidente del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia, nella società di oggi “sono tanti i tipi di violenza di cui sono oggetto o autori i minori ed è necessario svolgere un’analisi dettagliata, com’è indispensabile il coinvolgimento delle famiglie nel recupero dei ragazzi”. Il tema della famiglia è stato affrontato nelle relazioni di Rosalinda Cassibba, Professore ordinario in Psicologia dello Sviluppo presso la Facoltà di Scienze della Formazione – Dipartimento di Psicologia -Università di Bari e di Mariagrazia Foschino,  psicologa, responsabile Servizio di Psicologia e coordinatrice Gruppo Interd. Assistenza Donne e bambini Abusati- Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale  Policlinico e Giovanni XXIII. La prima si è soffermata, in particolare “sulle forme di accoglienza extra-familiare e sugli esiti di sviluppo”, mentre la dott.ssa Faschino ha svolto una relazione sul “percorso assistenziale nell’abuso ai minori: la rete dei servizi sanitari tra tutela e cura”. In rappresentanza del Consorzio Elpendù, è intervenuta Flora Colamussi, la quale ha evidenziato la questione della prevenzione legata al tema dell’inclusione sociale: “per la Commissione europea – ha detto – l’inclusione sociale è un obiettivo prioritario e rispetto a quest’obiettivo il ruolo della cooperazione sociale è decisivo”. L’aspetto della prevenzione è stato ripreso nell’intervento di Ludovico Abbaticchio, Assessore Politiche Sociali Comune di Bari, il quale ha sottolineato come ci sia una tendenza ad occuparsi delle patologie. “Produciamo di rado – ha affermato – interventi legislativi che si occupino della prevenzione e della tutela della salute nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza”. “Il progetto da cui trae origine questo convegno, rappresenta – ha sostenuto Abbaticchio – la maniera più moderna ed opportuna su cui bisogna impostare le politiche a favore del soggetto debole”. La bontà di queste politiche è stata rivendicata da Elena Gentile,  Assessore alle Politiche Sociali della Regione Puglia, la quale ha sottolineato la tenacia e la determinazione con la quale la giunta regionale pugliese ha affrontato in questi anni il tema dell’inclusione sociale. A conclusione del Convegno, Gianfranco Visicchio – presidente del Consorzio Meridia – oltre mettere in risalto la risposta positiva che si è registrata da parte delle aziende che sono state opportunamente sollecitate ad avviare i tirocini formativi del progetto “Il Cantiere dell’Inclusione”, ha voluto ricordare due altri aspetti legati al progetto: la sicurezza e la legalità. “Si è colta – ha detto – ed attuata, un’esigenza, che è quella d’insegnare che può esistere una società che accoglie, che include e che nello stesso tempo garantisce sicurezza e legalità”.