Il 10 marzo ’09, presso Palazzo di Città, a Bari, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare i risultati conseguiti con il progetto “Young in progress”, Progetto Pilota, finanziato nell’ambito del Piano di Zona di Bari, finalizzato all’inserimento di 30 minori a rischio di esclusione sociale, in partnership, con le associazioni di categoria Confesercenti, Confcommercio, Confartigiananto e Confcooperative.
Hanno partecipato: il Sindaco Michele Emiliano, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bari, Susy Mazzei, Francesca Perrini, Direttore del Centro di Giustizia Minorile; Gianfranco Visicchio, Presidente del Consorzio Meridia, soggetto gestore del progetto.
Al progetto Young in Progress hanno aderito sessanta aziende operanti nei seguenti settori: trasporti, logistica, turistico alberghiero e ristorazione, informatica, benessere e cura della persona, vendita telefonia, imprese di pulizia, manutenzione del verde, supermercati e imprese edili. Obiettivo finale dell’intera azione è quello di verificare l’efficacia della relazione ente pubblico / privato sociale / profit.
“Abbiamo già individuato risorse regionali per triplicare questo servizio – ha detto, tra l’altro, l’Assessore Mazzei – che ha dimostrato l’efficacia dell’azione d’inserimento lavorativo nei confronti dei giovani non intercettati dai servizi sociali negli anni precedenti”. La Dott.ssa Perrini ha sottolineato che “il fronte d’azione rappresentato dal progetto risponde al tema generale della sicurezza sociale”. Tema, questo, fortemente valorizzato dal Sindaco Emiliano, il quale ha detto che “è iniziata una fase positiva di risposta all’emergenza sicurezza”. “E’ da valorizzare – ha aggiunto – il ruolo che hanno avuto le imprese e la cooperazione sociale nel delineare quest’intuizione strategica”. Gianfranco Visicchio, ha evidenziato i tre aspetti del progetto più significativi: il coinvolgimento delle imprese e delle associazioni di categoria; l’importanza dei percorsi di accompagnamento, che favoriscono in maniera decisiva l’inserimento lavorativo dei giovani che vivono il disagio sociale; il non coinvolgimento, per quanto riguarda i tirocini, della cooperazione sociale, “perché si è voluto – ha sostenuto – sperimentare strade differenti e così facendo si è scoperto che Bari, pur in un momento di crisi, è una città solidale, che risponde positivamente nel suo tessuto produttivo”.
Hanno partecipato: il Sindaco Michele Emiliano, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bari, Susy Mazzei, Francesca Perrini, Direttore del Centro di Giustizia Minorile; Gianfranco Visicchio, Presidente del Consorzio Meridia, soggetto gestore del progetto.
Al progetto Young in Progress hanno aderito sessanta aziende operanti nei seguenti settori: trasporti, logistica, turistico alberghiero e ristorazione, informatica, benessere e cura della persona, vendita telefonia, imprese di pulizia, manutenzione del verde, supermercati e imprese edili. Obiettivo finale dell’intera azione è quello di verificare l’efficacia della relazione ente pubblico / privato sociale / profit.
“Abbiamo già individuato risorse regionali per triplicare questo servizio – ha detto, tra l’altro, l’Assessore Mazzei – che ha dimostrato l’efficacia dell’azione d’inserimento lavorativo nei confronti dei giovani non intercettati dai servizi sociali negli anni precedenti”. La Dott.ssa Perrini ha sottolineato che “il fronte d’azione rappresentato dal progetto risponde al tema generale della sicurezza sociale”. Tema, questo, fortemente valorizzato dal Sindaco Emiliano, il quale ha detto che “è iniziata una fase positiva di risposta all’emergenza sicurezza”. “E’ da valorizzare – ha aggiunto – il ruolo che hanno avuto le imprese e la cooperazione sociale nel delineare quest’intuizione strategica”. Gianfranco Visicchio, ha evidenziato i tre aspetti del progetto più significativi: il coinvolgimento delle imprese e delle associazioni di categoria; l’importanza dei percorsi di accompagnamento, che favoriscono in maniera decisiva l’inserimento lavorativo dei giovani che vivono il disagio sociale; il non coinvolgimento, per quanto riguarda i tirocini, della cooperazione sociale, “perché si è voluto – ha sostenuto – sperimentare strade differenti e così facendo si è scoperto che Bari, pur in un momento di crisi, è una città solidale, che risponde positivamente nel suo tessuto produttivo”.