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5. “IL CANTIERE DELL’INCLUSIONE-PATTI PER L’INCLUSIONE SOCIALE, LA SICUREZZA E LA LEGALITA’”: IN CORSO TRENTA TIROCINI FORMATIVI A FAVORE DI SOGGETTI VITTIME DI VIOLENZA.

 

Sono in corso trenta Tirocini Formativi attivati, a favore di soggetti vittime di violenza, con aziende localizzate nei Comuni di Bari, Mola, Noicattaro, Rutigliano, Triggiano, Adelfia, Capurso, Cellammare, Valenzano, grazie al progetto “Il Cantiere dell’inclusione-patti per l’inclusione sociale, la sicurezza e la legalità” – finanziato dal Comune di Bari, in partnership con i Comuni di Mola e di Triggiano e assegnato con Determinazione POS Politiche Attive del Lavoro n. 405 del 20.11.2007 all’A.T.I. costituita da Consorzio fra Cooperative Sociali Meridia di Bari e Consorzio fra Cooperative Sociali Elpendù di Mola di Bari.

Ottimi i risultati raggiunti dall’Equipe per l’inserimento lavorativo, rispetto al livello di integrazione dei soggetti inseriti nella acquisizione della dimensione lavorativa.  Forte il raccordo con i Servizi Sociali rispetto alla complementarietà dell’intervento di inclusione socio lavorativa, all’interno del Progetto Individuale complessivo dei soggetti seguiti dagli Assistenti Sociali dei Comuni segnalanti. Sono in atto, in questa fase, incontri con i referenti dei Servizi Sociali dei comuni coinvolti e delle nove circoscrizioni della città di Bari, nonché con l’Ufficio Tirocini Formativi del Centro per l’Impiego di Bari. Scopo degli Incontri è quello di avviare l’attività di Mainstreaming, già in itinere,  con l’intento di condividere e proceduralizzare ogni singola fase di progetto. L’idea, condivisa all’interno della Cabina di Regia dell’Ente promotore (Pit 3 area metropolitana di Bari – comune capofila Bari) è quella di modellizzare questa sperimentazione di intervento integrato affinché la stessa sia esportabile e replicabile su territori diversi. Il lavoro di costante analisi, condivisione, ridefinizione e relazione sull’andamento delle attività progettuali, produrrà, un Masterplan da sottoporre a Policy Makers che, a livello regionale potranno assumerlo come Buona Pratica di intervento replicabile.