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Bari, 22 febbraio 2008

COMUNICATO STAMPA 

ALLA CORTESE E URGENTE ATTENZIONE CAPOREDATTORE CRONACA E INTERNI

Oggetto: DOPO I FORUM TERRITORIALI CHE SI SONO SVOLTI A MOLA DI BARI, BARI E TRIGGIANO, IL PROGETTO “IL CANTIERE DELL’INCLUSIONE” ENTRA NELLA SUA FASE CRUCIALE: LA RICERCA, NEL TERRITORIO, DI AZIENDE CHIAMATE A SVOLGERE, A COSTO ZERO, UN RUOLO SOCIALE, PER L’INSERIMENTO DI TRENTATRE’ LAVORATORI.

“Una grande partecipazione istituzionale e un grande interesse, che testimonia l’importanza di questo progetto e il suo carattere strategico per il nostro territorio rispetto al tema dell’inclusione sociale”. Questo il commento di Gianfranco Visicchio, Presidente del Consorzio Meridia, a conclusione dei Forum territoriali, tenuti a Mola di Bari, Bari e Triggiano, la scorsa settimana, previsti nell’ambito del progetto “Il Cantiere dell’inclusione-patti per l’inclusione sociale, la sicurezza e la legalità” – finanziato dal Comune di Bari, in partnership con i Comuni di Mola e di Triggiano e assegnato con Determinazione POS Politiche Attive del Lavoro n. 405 del 20.11.2007 all’A.T.I. costituita da Consorzio fra Cooperative Sociali Meridia di Bari e Consorzio fra Cooperative Sociali Elpendù di Mola di Bari – che ha l’obiettivo, da conseguire entro un anno di attività, di prevenire e contrastare la violenza, attraverso percorsi integrati di inclusione sociale e lavorativa di soggetti  – nel numero di 33, in particolare donne  e minori – che vivono direttamente e non o che siano stati esposti a situazioni di violenza o illegalità, e, in casi eccezionali e motivati, anche autori di violenza. “I Forum – sostiene Gianfranco Visicchio – hanno messo in evidenza, da un lato la singolarità di questo progetto nell’ambito nazionale, perché finalmente si affronta il problema dell’inclusione sociale nella maniera corretta: accompagnare e seguire l’inserimento nel mondo del lavoro della persona oggetto o soggetto di violenza; dall’altro, la necessità di operare mettendo in campo un grande lavoro di raccordo territoriale tra i Comuni, di dialogo tra i servizi territoriali di cooperazione tra il pubblico e il privato sociale e con il mondo imprenditoriale”.

Su quest’ultimo punto – il dialogo con il mondo imprenditoriale – si sta concentrando in particolare l’attenzione dei Consorzi Meridia di Bari ed Elpendù di Mola di Bari (soggetti attuatori del Progetto), che hanno indirizzato, nei giorni scorsi, alle aziende del territorio barese una richiesta d’incontro per offrire alle aziende l’opportunità di avvalersi di risorse umane a costo zero. A costo zero, perchè la Borsa Lavoro, strumento previsto dalla c.d. Legge Treu (196/97), non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato ed è completamente a carico degli Enti promotori del Progetto in questione. Nell’area metropolitana di Bari, gli Enti gestori del progetto cercano aziende disponibili ad inserire, con lo strumento della Borsa Lavoro, persone, prevalentemente donne, che sono state vittime di episodi di violenza. A queste aziende, si offre la possibilità di avvalersi di risorse umane a costo zero, per un anno (la durata del progetto), da formare in base alle proprie esigenze produttive e si offre anche l’accompagnamento del soggetto inserito; un tutor esterno, infatti, monitorerà il percorso e rappresenterà il tramite tra l’azienda e lo stesso soggetto. Il tutor sarà a disposizione dell’azienda per la consulenza relativa alle agevolazioni che la normativa esistente prevede per le imprese,  in tema di inserimenti lavorativi di persone con svantaggio socio-economico.