In Comunicati 2005, News

Presentati al Comune di Bari i risultati dei laboratori di Giralacapa, il progetto attuato dal Consorzio Meridia tramite la cooperativa Itaca.

BARI – Con le fotografie i ragazzi hanno raccontato Japigia “dalla a alla z”, per una sorta di “pagine gialle” in cui a ogni lettera è stato associato un luogo, un evento, personaggi e situazioni tipiche del quartiere in cui vivono.
Questo uno dei risultati dei laboratori di “Giralacapa”, l’applicazione barese del progetto “Le Regole della Comunità”, attuato a Bari dal Consorzio Meridia attraverso la cooperativa sociale Itaca. Il progetto è stato finanziato dal Ministero della Giustizia – Dipartimento di Giustizia Minorile, e realizzato, oltre che nel capoluogo pugliese, anche a Cagliari, Gela, Matera, Napoli e Reggio Calabria, in partnership da CGM, Centro Studi Don Calabria, CNCA, Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali. I percorsi laboratoriali che hanno coinvolto cinque ragazzi tra i quattordici e i diciotto anni e una decina di adulti sono stati presentati nei giorni scorsi al Comune di Bari nel corso di un incontro al quale hanno partecipato tra gli altri, Isabella Mastropasqua (dirigente Centro studi del Dipartimento Giustizia minorile), Donato Cafagna (viceprefetto di Bari), Roberto D’Alessio (Responsabile progetto per il Consorzio nazionale Cgm), Silvio Ciappi (criminologo Università di Pisa), Susi Mazzei (assessore alle Politiche sociali Comune di Bari), Gianfranco Visicchio (presidente di Meridia), Maria Teresa Bellini (cooperativa Itaca) e Pasquale Leccese (presidente V Circoscrizione).
Lavorando nell’ottica della costruzione di una “comunità competente” – ha detto Maria Teresa Bellini – sono stati realizzati due laboratori e si è lavorato al consolidamento della rete territoriale già esistente e coincidente, in parte, con il tavolo circoscrizionale convocato dalla prefettura in tema di educazione alla legalità. I laboratori condotti con metodologie partecipative hanno permesso l’incontro di mondi paralleli che si sfiorano ma generalmente non si confrontano”.
Quanto al lavoro di rete, iniziato con una due giorni di formazione e confronto sul tema dell’educazione alla legalità e della promozione della cittadinanza, i soggetti che si sono incontrati regolarmente per monitorare e sostenere il percorso sono stati (oltre ai due partner del progetto, la cooperativa Itaca e l’Ufficio servizi sociali minori), il CSSA, i servizi sociali e la commissione sui servizi sociali della V Circoscrizione, il Consultorio di Japigia, , la cooperativa CREA, l’associazione ACET, la referente dell’Istituto Euclide e quella del Salvemini, il referente del CTP della scuola Verga.
L’eredità del progetto – hanno sottolineato i relatori – è soprattutto la ricchezza in termini di risorse umane e strutturali, di questa rete di soggetti che va allargata e rinforzata.
Percorsi possibili sono immaginabili – ha aggiunto la Bellini – “solo al verificarsi di due condizioni essenziali: la voglia di investire su questo tema da parte delle comunità attraverso gli enti locali e territoriali e la consapevolezza che per i processi educativi il tempo è una delle variabili fondamentali: occorre cioè pensare in termini di medio e lungo periodo”.
Itaca e l’Ufficio servizi sociali minori, in stretta collaborazione con i servizi territoriali e gli altri attori della rete, continueranno il lavoro sulla promozione della cittadinanza attraverso il progetto ISIS.