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Con un progetto del Consorzio Meridia e della cooperativa Campo dei Miracoli l’inserimento dei “soggetti svantaggiati” diventa realtà

TRANI – Nelle mura di un carcere l’inserimento lavorativo diventa realtà. Non parliamo della semplice “mercede”, ma di un contratto vero e proprio, un’assunzione a tutti gli effetti. Con un progetto del Consorzio di cooperative sociali Meridia di Bari, dodici detenuti sono stati assunti nella mensa dell’Istituto penitenziario di Trani. Un progetto sperimentale avviato in collaborazione con una delle diciotto cooperative sociali aderenti al Consorzio, Campo dei Miracoli, e mirato all’integrazione dei cosiddetti “soggetti svantaggiati”.
I primi risultati dell’iniziativa, che si segnala come l’unica in Puglia e una delle tre in Italia (con Roma e Ragusa) sono stati presentati nei giorni scorsi a Noicattaro, durante un convegno sulle esperienze di inserimento lavorativo delle cooperative sociali. “Il progetto si concluderà nel mese di novembre del 2005 – spiega il presidente di Meridia, Gianfranco Visicchio – e rientra in un protocollo d’intesa tra Ministero di Giustizia e Confcooperative Federsolidarietà, a cui il Consorzio aderisce”. L’aspetto innovativo della gestione della mensa, aggiunge Visicchio, “è il coinvolgimento diretto dei detenuti come lavoratori e non semplici lavoranti: questo è il punto di forza di un’esperienza che può essere replicata in altri istituti penitenziari. E magari essere affiancata da nuove iniziative per l’inserimento lavorativo dei detenuti”.
“L’impegno dei partecipanti al progetto – dice il direttore dell’Istituto penitenziario di Trani, Michele Ferrandina – ha fugato tutte le perplessità iniziali dovute al carattere sperimentale dell’iniziativa che, con il trascorrere dell’esperienza e la maggior conoscenza della cooperativa sociale coinvolta, ha prodotto notevoli risultati in termini di qualità del lavoro e potenzialità dell’iniziativa imprenditoriale”.
Il Consorzio Meridia ha perseguito fin dalle sue origini finalità occupazionali, promuovendo la creazione di attività economiche con lo scopo di agevolare processi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate.
“Sul versante dell’elaborazione di pratiche di intervento sociale – conclude Visicchio – il Consorzio si è costituito soggetto partner dell’iniziativa comunitaria Equal Odea che, insieme a quindici enti locali e ad altri 46 partner, sta definendo un processo teso a ‘sistematizzare’ gli interventi con una politica di rete. La soluzione ideale per lo sviluppo delle comunità e per l’emancipazione dal bisogno di coloro che attualmente vivono una condizione di svantaggio”.